lunedì 21 dicembre 2015

Piano Triennale Offerta Formativa: monitoraggio e valutazione

Ancora un contributo di Antonia Carlini di riflessione sulla pianificazione triennale dell’offerta formativa centrato sull sistema di monitoraggio e di valutazione. 

In questa sezione del documento di pianificazione strategica vanno esplicitati i modelli, le aree di funzionamento “sensibili” oggetto di controllo, gli strumenti e i profili organizzativi adottati dalla scuola per verificare annualmente l’efficacia delle scelte adottate nei piani di intervento (dimensioni educativa, curricolare, extracurricolare e organizzativa). 
Il sistema di valutazione di scuola integra in realtà il sistema di valutazione nazionale triennale che, ricordiamo, comprende le fasi di autovalutazione, valutazione esterna, azioni di miglioramento, rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche. 
In particolare, con riferimento al sistema di valutazione di scuola, consideriamo le fasi di autovalutazione e di rendicontazione sociale. 
Relativamente alla fase di autovalutazione, condotta secondo il modello alla base del RAV, andrebbero esplicitati gli indicatori e i descrittori di processo elaborati dalla scuola coerentemente con le scelte esplicitate nel PTOF, così da mettere a fuoco, esplorare e misurare il grado di avvicinamento dei risultati raggiunti annualmente e al termine del triennio rispetto agli standard di miglioramento fissati. 
Gli indicatori e i descrittori di scuola andrebbero riferiti alle principali aree di funzionamento “sensibili”: il sistema di accoglienza e di rilevazione dei bisogni educativi comuni e speciali; la progettazione dell’offerta formativa di scuola (percorsi educativi, curricolari ed extracurricolari e le scelte organizzative); i processi educativi e didattici di classe e le azioni di miglioramento realizzate coerentemente con il Piano di Miglioramento; le scelte per lo sviluppo professionale dei docenti e del personale ata e per la formazione di nuove competenze metodologiche; le scelte riguardanti la gestione delle relazioni interne e ed esterne (famiglie e principali portatori di interesse); le modalità di documentazione e di diffusione delle buone pratiche didattiche, organizzative e amministrative. 
I profili organizzativi, infine, definiscono con chiarezza i soggetti, le azioni e gli strumenti utilizzati per il monitoraggio annuale, per la valutazione di fine triennio e per il bilancio condiviso degli esiti in vista della nuova pianificazione (aggiustamenti annuali entro il mese di ottobre e nuove strategie di miglioramento).