Esami e scrutini: leggere i dati per ...
Il Servizio Statistico del Miur il 29 gennaio scorso ha pubblicato un Focus sugli esiti degli Esami di Stato e degli scrutini della scuola secondaria di I grado, riferito allo scorso anno scolastico.
Alcune osservazioni leggendo i dati relativi all'Esame di Stato al termine del I ciclo.
Le prove che i candidati sono
chiamati ad affrontare sono ben sei: italiano, matematica e tecnologia,
inglese, seconda lingua comunitaria, la prova nazionale predisposta
dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione
(Invalsi) e la prova orale.
L’analisi della serie storica degli
ultimi tre anni conferma la tendenza ad un leggero aumento del tasso di
ammissione che dall’a.s .2011/2012 è cresciuto di un punto percentuale
(97,2%), mentre la percentuale di successo all’esame rimane stabile al
99,7%. Poco più della metà dei promossi si concentra nelle prime due
fasce di voto. Rispetto agli ultimi tre anni, tuttavia, si riscontra un
andamento in crescita per le votazioni più alte. Le votazioni finali
conseguite dalle studentesse superano quelle dei colleghi maschi: quasi
10 studentesse su 100 hanno concluso il ciclo con una votazione pari a
dieci, contro appena 6 ragazzi su 100.
In generale, le votazioni riportate nel
test dell’Invalsi sono più basse ( voto medio 6,8) rispetto alle altre
prove (voto medio 7). Le prove orali ottengono votazioni più alte.
Il tasso di ammissione all’esame
conclusivo degli alunni stranieri risulta minore ( 91,9%) rispetto ai
colleghi italiani (97,7%). La differenza si riduce nel tasso di
successo: la quota di studenti italiani licenziati supera di appena
mezzo punto percentuale quella dei colleghi stranieri. I Paesi di
provenienza degli studenti stranieri sono oltre 200.
Le votazioni finali conseguite
presentano delle correlazioni con le scelte del percorso successivo. Ad
esempio, la quota di iscrizioni al liceo aumenta con l’aumentare della
votazione finale, passando dal 21,5% dei licenziati con sei al 94% dei
licenziati con dieci e lode. Specularmente il 34,4% di coloro che hanno
riportato un voto finale pari a sei ha scelto un istituto professionale,
contro uno scarso 0,3% di licenziati con dieci e lode.
I dati resi disponibili sollecitano a
nostro parere numerose riflessioni circa la struttura dell’Esame, la
numerosità, discriminatività ed attendibilità delle prove, oltre che
sulle azioni necessarie per migliorare l’inclusione degli allievi non
italiani.