La programmazione delle attività dell’anno scolastico si realizza in uno scenario nuovo che è quello della valutazione dei dirigenti, valutazione che ha preso l’avvio con l’integrazione nei contratti individuali degli obiettivi da conseguire. Alcuni Usr hanno già provveduto ad individuare gli obiettivi regionali che si affiancano a quelli nazionali e agli obiettivi desunti dal RAV delle singole istituzioni scolastiche.
Nonostante non siano ancora state pubblicate le Linee Guida per la valutazione dei dirigenti scolastici né siano noti gli indicatori definiti dall’Invalsi, è evidente che i dirigenti dovranno essere in questa fase progettuale particolarmente attenti a restituire, anche nella redazione dei documenti progettuali previsti dalla normativa, una evidente coerenza delle attività della scuola con i traguardi individuati nel RAV e con gli obiettivi definiti a livello nazionale e regionale. Poiché il procedimento di valutazione prevede l’acquisizione da parte del nucleo di valutazione di documenti come il Ptof, il PAI, il piano annuale delle attività, il piano della formazione, il contratto integrativo di istituto, è opportuno porre una particolare cura anche nella fase redazionale, affinché siano esplicitate la convergenza delle diverse azioni verso gli obiettivi e la rilevanza delle azioni organizzative messe in atto dal dirigente per il miglioramento degli esiti dell’azione formativa.